Orientarsi nel mondo della programmazione con JavaScript

Per via dell’enorme balzo che la tecnologia ha effettuato negli ultimi anni, il mondo del lavoro si è radicalmente modificato. Questo riguarda non solo il modo nel quale vengono eseguite molte attività, ma anche aspetti più primari e immediati, quali ad esempio il modo in cui una determinata azienda si presenta. La prima interfaccia, il primo contatto con potenziali utenti, infatti, è rappresentato dal sito web, dal quale eventualmente può essere sviluppata anche una versione mobile, ovvero un’app.

La progettazione di un sito, tuttavia, è una questione allo stesso tempo di fondamentale importanza quanto complessa, se non si è del mestiere. Per questo motivo, chi non si intende di programmazione, dovrebbe rivolgersi a un’azienda di esperti come sitoper.it, che possano garantire un risultato professionale, che ottimizzi la funzionalità e contemporaneamente esprima nel modo corretto tutte le idee dell’azienda, fungendo così da efficace biglietto da visita.

Quali sono le opzioni per sviluppare un’app o un sito web

Per svolgere questa operazione, ci si può servire di tre tipi di strumenti: i runtime system, i framework e le librerie open source. Di seguito ne parleremo dando delle definizioni corrette e vedendo qualche esempio.

Il runtime system è un programma che non è incluso nel sistema operativo originario del computer, ma serve per eseguire un programma. Il termine indica appunto il tempo che impiega un programma per essere eseguito dal dispositivo.

Framework, invece, letteralmente significa struttura, e in ambito informatico rappresenta proprio il quadro, l’ossatura che supporta il programma, sulla quale questo può essere progettato.

Le librerie invece sono un insieme di funzioni e strutture che, nell’insieme, vengono collegate ad un software. Questo dispone di un codice sorgente pubblicamente accessibile, che consente a chiunque di visionarlo e apportare delle modifiche. Si tratta dunque di un modello decentralizzato, che trae il meglio dalle possibilità creative di ogni collaboratore, ed è destinato a durare più a lungo e con risultati migliori.

Noode.js

Node.js è un runtime system basato su Javascript e strutturato sul browser Chrome v8. Con questa sigla viene indicato l’interprete di Javascript in tempo di caricamento della pagina da parte di Chrome, che ha la caratteristica di essere molto efficiente, in quanto elabora i codici in tempi davvero brevi. Node si serve di un modello non bloccante. Per capire cosa significa questo termine, è necessario partire prima dal suo opposto. In un modello bloccante, ciascun input generato è gestito da un singolo elemento. Questo si occupa di restituire l’output all’operatore, il quale successivamente lo trasmette all’utente. La necessità di così tanti operatori, tuttavia, prosciuga le energie del server. Per questo motivo, una volta trasmesso l’output, questi vengono eliminati. Proprio per ovviare a questo problema esistono anche i modelli non bloccanti, che si servono di un solo operatore presente in ogni richiesta. Questo ordina tutti gli input che riceve, e li mette in attesa in modo che essi possano essere elaborati direttamente dal database, in modo da poter continuare, nel frattempo, ad eseguire altre operazioni. In questo modo i tempi di elaborazione sono davvero ridotti. Qui sta dunque il segreto delle elevate performance di Node.js.

Angular

Angular, invece, giunto ormai alla sua seconda edizione, completamente riscritta, è un framework che si basa su TypeScript per la creazione di applicazioni e siti web che ha riscosso davvero molto successo, al punto da essere il candidato per il titolo di framework più utilizzato nel 2021. Si concentra molto sullo sviluppo ottimale delle versioni mobili delle app, anche grazie all’interfaccia a riga di comando, che consente di gestire molti elementi contemporaneamente, e ad un rapido controllo degli errori. Anche Angular punta su efficienza e velocità per creare siti con eccellente funzionamento ed elevati livelli di sicurezza. Grazie alla sua caratteristica di essere altamente scalabile, Angular consente infatti di gestire grandi moli di dati. I template che utilizza sono davvero esplicativi, e rendono l’interfaccia estremamente intuitiva e semplice da navigare. A completare il tutto, questo framework comprende diverse funzionalità integrate, che riguardano, per citarne alcune, la navigazione, la creazione di tabelle, gli indicatori e i pulsanti, e le modifiche del layout. È quindi perfetto per diverse applicazioni: dall’implementazione di siti web e corrispettive app (sia mobili che in versione desktop), alle animazioni, ma anche streaming di video e commercio online.

Bootstrap

Bootstrap nasce in casa Twitter, come framework che assolvesse al compito di omogeneizzare le varie componenti. Infatti, il ricorso a risorse provenienti da diverse librerie per dare vita al social network, aveva portato a eccessivi dislivelli nell’interfaccia, oltre che a costi non trascurabili per poter sottoporre il tutto a manutenzione. Bootstrap è un insieme di strumenti liberi pensato per ottenere coerenza. Disponibile in molte lingue, e supportato da tutti i principali browser nelle ultime versioni, questo framework adotta il responsive web design, che regola automaticamente e in modo dinamico il layout delle pagine. Perfetto per creare pagine web di alta responsività e anche prototipiche. Un ulteriore punto di forza sono le possibilità di personalizzazione, sia in materia di template che di componenti quali gallerie e diapositive. L’aggiunta di file è resa oltremodo semplice, poiché ruota sulla semplice sequenza del drag and drop.

React Native

Infine, parliamo di React Native, creata nel 2015 per Facebook, con l’intento di migliorare l’esperienza di navigazione del social da dispositivo mobile, resa piuttosto discontinua dagli aggiornamenti passati. Da allora, questo framework basato su JavaScript ha mantenuto la sua natura di struttura open source sulla quale costruire applicazioni destinate all’utilizzo da mobile. Compatibile tra diversi sistemi operativi, React Native garantisce un’uniformità della prestazione. Il funzionamento si basa sul principio dei componenti, il che rende possibile sviluppare dei prodotti per aggregazione dei singoli elementi andando via via a rendere il tutto sempre più complesso. Grazie a questo meccanismo, una volta capito come esso opera, diventa davvero facile utilizzare React Native. L’uso di un’interfaccia nativa, come suggerisce il nome, velocizza le prestazioni rispetto a una comune WebApp. Per gli sviluppatori che lavorano con JavaScript è un’ottima soluzione per la sua capacità di sviluppare app in tempi rapidissimi.