Negli ultimi anni il mercato automobilistico italiano ha registrato una costante crescita del numero di immatricolazioni, segnale della ripresa del settore e della fiducia di consumatori ed aziende. Nonostante ciò, sono tanti coloro che si chiedono Dove costa meno fare il passaggio di proprietà auto, operazione burocratica obbligatoria in caso di cessione del veicolo.

Effettivamente, i costi per il trasferimento formale della proprietà possono variare notevolmente a seconda della zona d’Italia presa in considerazione. Su questo aspetto può essere utile informarsi presso concessionarie automobilistiche attive sul territorio, come ad esempio SVA Group https://www.sva-group.it/, che grazie alla loro esperienza nel settore possono fornire una panoramica esaustiva sulle differenze tariffarie tra le diverse regioni.

Gli esperti di rivendite auto come SVA Group sanno bene come alcuni territori applichino bolli auto più onerosi per il passaggio di proprietà rispetto ad altri, con conseguenti risparmi anche consistenti optando per province limitrofe. Informarsi preventivamente diventa dunque fondamentale per limitare i costi burocratici quando si procede alla cessione di un veicolo.

Auto passaggio di proprietà: in cosa consiste

Il passaggio di proprietà di un’auto, noto anche come trasferimento della proprietà del veicolo, comporta una serie di adempimenti burocratici finalizzati al trasferimento formale della titolarità dell’Auto passaggio di proprietà dal venditore all’acquirente.

Nello specifico, è necessario produrre apposita domanda al Pra (Pubblico registro automobilistico) utilizzando il modello TT215M, sottoscrivendo l’atto davanti ad un funzionario dell’ente o presso un’agenzia di pratiche automobilistiche. Il Pubblico Registro Automobilistico, meglio noto come PRA, è l’ente preposto alla tenuta del registro pubblico contenente tutti i dati identificativi dei veicoli a motore immatricolati in Italia.

Nello specifico, il PRA svolge le seguenti funzioni:

  1. Gestisce l’archivio informatico dei dati relativi ad ogni singolo veicolo, quali targa, telaio, proprietario, assicurazione ecc.
  2. Riceve le domande di iscrizione dei nuovi veicoli per l’immatricolazione e di trasferimento della proprietà in caso di cessione.
  3. Registra le successioni mortis causa dei veicoli.
  4. Custodisce i certificati di proprietà cartacei dei veicoli.
  5. Rilascia visure e certificati su richiesta degli utenti.

Il PRA svolge quindi un ruolo amministrativo cruciale, certificando ufficialmente i passaggi di proprietà dei veicoli attraverso l’aggiornamento dell’archivio informatico centrale. Ciò garantisce certezza giuridica ai passaggi. È disciplinato a livello nazionale ma articolato in diverse direzioni per ciascuna provincia.

All’atto devono essere allegati la carta di circolazione e il certificato di proprietà cartaceo in originale, oltre al pagamento dei tributi previsti come l’imposta di bollo e i diritti di motorizzazione. La ricevuta rilasciata al termine della procedura certifica formalmente l’avvenuto trasferimento dell’auto passaggio di proprietà nelle disponibilità del nuovo acquirente, sotto il cui nome saranno registrati i dati al PRA. Solo successivamente il soggetto può richiedere le mini ricevute sui tagliandi assicurativi, ultimando di fatto il passaggio di proprietà del veicolo secondo le normative vigenti.

Dove costa meno fare il passaggio di proprietà auto: differenze regionali e provinciali

Il costo per effettuare il passaggio di proprietà di un’autovettura varia sensibilmente a seconda della regione o della provincia italiana in cui viene svolta la pratica. Le differenze tariffarie si riscontrano in particolare per l’imposta di bollo sul trasferimento formale della titolarità del veicolo, la cui entità dipende direttamente dalle delibere adottate nei singoli territori.

Analizzando i dati del Ministero delle Finanze, tra le zone dove risulta più conveniente assolvere a tale adempimento fiscale per il passaggio di proprietà auto ricordiamo il Trentino-Alto Adige ed il Friuli-Venezia Giulia, con un costo inferiore rispetto alla media nazionale. Al contrario, in Campania, Toscana e Lazio le tariffe applicate per il bollo sono mediamente più onerose. Per quanto riguarda i soli diritti di motorizzazione, invece, non sussistono significative oscillazioni a livello regionale.