Perché leggere Kafka nel 2024? Facciamo un passo indietro… Ultimo anno di scuola superiore. Maturità. È metà maggio, mancano pochissimi giorni alla chiusura dei programmi ministeriali, hai in arretrato gli argomenti di diciotto materie, ma la prof di letteratura decide comunque di introdurre l’ennesimo autore novecentesco disilluso e alienato, di cui non potrai fare altro che cercare “La Vita e le Opere” su Wikipedia due giorni prima dell’orale, dato che non sei riuscito a studiarlo. E’ così che di Svevo, Kafka e Montale non sentirai più parlare…
Dal giorno della tua maturità sono passati degli anni. Di quegli autori non ricordi che il nome. A quanto pare ricorre il centenario della morte di un certo Franz Kafka: case editrici, enti culturali, librerie promuovono ovunque campagne per celebrarlo. Ma cosa avrà ancora di così importante da dirci quest’uomo, passato a miglior vita nel 1924?
L’articolo che segue, ripercorrendo alcuni dei suoi capolavori più noti, ti suggerisce alcune valide ragioni per riscoprire questo autore, lasciato tra i lontani ricordi dei libri di scuola.
Ma prima conosciamolo meglio!
Argomenti dell'articolo
Chi era Franz Kafka
Franz Kafka nacque a Praga il 3 luglio 1883 da una famiglia di commercianti ebrei. La sua vita fu profondamente segnata dal rapporto conflittuale con il padre, Hermann, una figura autoritaria che incarnava per lui un simbolo di oppressione. Il contesto multiculturale di Praga, divisa tra influenze tedesche, ceche ed ebraiche, fornì a Kafka uno sfondo unico e complesso.
Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1906, Kafka lavorò come impiegato presso diverse compagnie di assicurazione. La burocrazia opprimente e la monotonia alienante di questi incarichi segnarono profondamente la sua scrittura, che spesso riflette una critica alle istituzioni e al mondo del lavoro. Nonostante una vita breve e tormentata dalla tubercolosi, che lo portò alla morte nel 1924, Il successo editoriale arrivò postumo e contro la sua volontà: l’amico Max Brod, infatti, a cui Kafka aveva consegnato diversi manoscritti con lo scopo di distruggerli, deciderà invece di pubblicarli, regalando così al mondo il pensiero di un autore capace, con la sua penna, di ritracciare i confini della letteratura contemporanea.
Leggere Kafka oggi: 3 grandi opere in cui puoi ancora ritrovarti
Non è un caso se affermiamo che Kafka ha ridisegnato i confini della letteratura contemporanea, infatti fu tra i primi a intercettare e a descrivere la percezione collettiva rispetto al secolo – controverso come il Novecento – a cui ci si stava affacciando e a metterle su carta in un modo che fece scuola ai suoi contemporanei e ai suoi successori. Le sue opere toccano temi che hanno segnato tutto il XX secolo e che tuttora risuonano alla sensibilità di chi li incontra perchè profondamente attuali: impossibilità a comunicare e a farsi capire, rapporto conflittuale con la propria famiglia, esclusione sociale, isolamento, senso di impotenza rispetto a sistemi e a logiche più grandi di noi, sono solo alcuni di questi temi. Ecco perché leggere Franz Kafka oggi rappresenta un buon modo per sentirsi meno soli nel tentativo di abitare e interpretare il mondo.
Vediamo insieme qualche esempio tra le sue opere più rilevanti:
La metamorfosi: il simbolo dell’alienazione moderna
“Una mattina, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto.” Con questa frase iconica si apre La metamorfosi, il racconto più celebre di Kafka, che condensa in poche pagine un’intera filosofia dell’esistenza.
Gregor Samsa, un commesso viaggiatore, diventa all’improvviso una creatura mostruosa, un peso per la sua famiglia ed escluso dal mondo che conosceva. La sua trasformazione, più che biologica, è simbolica: Gregor rappresenta l’individuo alienato dalla società, ridotto al suo valore economico e rifiutato quando non può più assolvere al proprio ruolo. L’incapacità di comunicare e il progressivo abbandono che subisce sono uno specchio dell’isolamento che molti provano, schiacciati da aspettative sociali e familiari soffocanti.
Perché leggerlo oggi?
La metamorfosi è straordinariamente attuale perché affronta temi universali come il senso di inadeguatezza, l’esclusione sociale e l’idea di essere giudicati solo per ciò che si produce. In una società dominata dalla performance e dalla necessità di “essere utili”, la tragedia di Gregor ci costringe a chiederci: quanto il nostro valore dipende dagli altri? È un invito a riflettere su come trattiamo chi non rientra nei canoni di ciò che consideriamo “normale” e sul modo in cui definiamo il nostro posto nel mondo.
Il Processo: l’incubo della burocrazia
Ne Il processo, Kafka racconta la storia di Josef K., un uomo accusato di un crimine che non gli viene mai spiegato. Attraverso un viaggio surreale in tribunali e uffici, Josef si confronta con l’assurdità di un sistema che sembra costruito per distruggere l’individuo.
Questa opera è una critica spietata alla burocrazia e al potere opaco delle istituzioni, che intrappolano l’individuo in un labirinto senza una ragione comprensibile.
Perché leggerlo oggi?
L’angoscia di Josef K. risuona ancora in un mondo dove le istituzioni spesso appaiono distanti e incomprensibili, e la lotta per i propri diritti può sembrare un percorso senza fine.
Il castello: la ricerca di senso in un mondo incomprensibile
Nel romanzo incompiuto Il castello, Kafka racconta la storia di K., un agrimensore convocato in un villaggio per un lavoro mai chiarito, che si scontra con la burocrazia insondabile e l’indifferenza dei funzionari del castello. Ogni tentativo di avvicinarsi al potere che governa il villaggio si traduce in confusione, frustrazione e incomprensione. I dialoghi enigmatici, le dinamiche ambigue con i personaggi locali e l’inaccessibilità del castello stesso costruiscono una narrazione che riflette l’impotenza dell’uomo di fronte a sistemi più grandi di lui.
Perché leggerlo oggi?
Il castello non parla solo di un uomo che cerca invano di ottenere risposte: è un’allegoria potente per chiunque si confronti con l’opacità delle strutture di potere, dalle istituzioni politiche alle logiche aziendali. In un’epoca in cui la complessità del mondo sembra spesso schiacciare l’individuo, K. ci invita a interrogarci sull’assurdità del nostro desiderio di controllo e sul bisogno universale di trovare uno scopo, anche in situazioni che sembrano prive di senso. Leggerlo oggi significa confrontarsi con le proprie frustrazioni e accettare che la ricerca di significato, più che il significato stesso, è ciò che ci definisce come esseri umani.
Altre opere di Kafka da non perdere
Oltre ai suoi romanzi più celebri, Kafka ha lasciato in eredità una serie di racconti e opere incompiute che ampliano ulteriormente la sua visione dell’esistenza umana. Questi testi, seppur meno noti, sono fondamentali per comprendere la profondità del suo pensiero e il suo sguardo lucido e disincantato sulla realtà.
Nella colonia penale
In questo racconto breve e disturbante, Kafka riflette su giustizia e violenza attraverso la storia di una macchina di tortura che incide la colpa del condannato sul suo corpo. L’ambientazione claustrofobica e il dialogo tra i personaggi sollevano domande universali sulla crudeltà insita nei sistemi punitivi e sull’eterno conflitto tra autorità e umanità. Un’opera breve ma di forte impatto.
America
Romanzo incompiuto e meno conosciuto rispetto agli altri, America racconta il viaggio di Karl Rossmann, un giovane immigrato europeo negli Stati Uniti. Con uno sguardo a metà tra l’ironico e il disilluso, Kafka esplora il mito del sogno americano, rivelandone le contraddizioni e le trappole. È un testo che parla di adattamento, estraneità e dell’illusione di libertà, rendendolo ancora oggi estremamente attuale.
Kafka e la sua eredità: perché continua ad affascinare
Kafka non è solo uno scrittore, ma un fenomeno culturale. Il termine “kafkiano” è diventato sinonimo di situazioni assurde, opprimenti e prive di senso, un linguaggio che ha influenzato la letteratura, la filosofia e persino la cultura popolare.
La sua capacità di descrivere l’angoscia dell’individuo moderno, intrappolato in un mondo che non comprende e che spesso lo esclude, ha reso Kafka una figura centrale per il pensiero del XX secolo. Filosofi come Albert Camus e Jean-Paul Sartre hanno trovato nelle sue opere un’affinità con l’esistenzialismo, mentre artisti e registi, da Orson Welles a David Lynch, hanno tradotto il suo immaginario in immagini potenti e suggestive.
Kafka ci affascina perché parla a una condizione universale: l’inquietudine di vivere in un mondo che sfugge alla nostra comprensione. Le sue opere non offrono risposte definitive, ma ci accompagnano nella nostra ricerca, rendendolo un autore imprescindibile anche a cento anni dalla sua morte.
Eccoci giunti alla fine. Probabilmente saranno passati diversi anni dalla tua maturità e forse proprio da allora sarà iniziato per te il confronto con un mondo complesso, talvolta incomprensibile, escludente o addirittura spietato.
Se ti sei mai sentito alienato, sopraffatto da un sistema che non capisci, o in cerca di significato in un mondo caotico, Kafka può essere il compagno ideale da invocare tra quelli lasciati tra i banchi di scuola.